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Infortuni e malattie professionali: i dati INAIL ad agosto 2023

Sul sito dell’INAIL, nella sezione Open Data, sono disponibili i dati riguardanti le denunce di infortunio sul lavoro, di infortuni con esiti mortali e di malattie professionali che sono state presentate all’istituto al 31 agosto 2023.

Come sottolineiamo sempre quando ci sono darti parziali, bisogna leggere i dati con cautela in quanto sono una fotografia di un periodo circoscritto dell’anno e sono soggetti a picchi occasionali; bisogna quindi aspettare i dati definitivi e totali dell’anno 2023 per avere un quadro generale anche per tener conto di possibili ritardi nelle denunce di infortunio. Intanto però i primi 8 mesi ci danno comunque delle indicazioni sull’andamento del fenomeno.

Da notare come nei primi 8 mesi salti subito all’occhio una drastica riduzione delle denunce di infortunio che sono diretta conseguenza del notevole minor numero di casi di contagio di Covid19.

 

DENUNCE DI INFORTUNIO

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di agosto 2023 sono state 383.242, in calo rispetto alle 484.561 dei primi otto mesi del 2022 (-20,9%), in aumento rispetto alle 349.449 del 2021 (+9,7%) e alle 322.132 del 2020 (+19,0%), e in diminuzione rispetto alle 416.894 del 2019 (-8,1%).
Ma quali sono i settori in cui si sono registrate più denunce?

Fino ad agosto 2023 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -24,8% nella gestione Industria e servizi (dai 408.465 casi del 2022 ai 306.988 del 2023), un +0,4% in Agricoltura (da 17.110 a 17.175) e un +0,2% nel Conto Stato (da 58.986 a 59.079).

L’analisi territoriale evidenzia una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente al Sud (-27,3%) e nelle Isole (-26,7%), seguite da Nord-Ovest (-24,3%), Centro (-20,7%) e Nord-Est (-12,9%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e il Lazio.

CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi otto mesi 2023 sono state 657, 20 in meno rispetto alle 677 registrate nello stesso periodo gennaio-agosto 2022. I casi registrati evidenziano per i primi otto mesi del 2023 rispetto al medesimo periodo del 2022 un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 181 a 157, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 496 a 500. Il calo ha riguardato sia l’Industria e servizi (da 573 a 564 decessi) sia l’Agricoltura (da 83 a 73) e il Conto Stato (da 21 a 20).
Dall’analisi territoriale emerge un calo nel Nord-Est (da 152 a 141 casi), al Centro (da 142 a 126) e nelle Isole (da 59 a 57), un incremento al Sud (da 142 a 151) e una stabilità nel Nord-Ovest (182 in entrambi i periodi).

 

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le denunce di malattia professionale registrate dall’Inail da gennaio ad agosto 2023 sono state 48.514, oltre 9mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+23,2%).

I settori che anno mostrano un aumento del 24,1% nella gestione Industria e servizi (da 32.298 a 40.080 casi), del 18,8% in Agricoltura (da 6.723 a 7.986) e del 29,5% nel Conto Stato (da 346 a 448). L’incremento delle denunce interessa tutte le aree del Paese, a partire dal Sud (+27,6%), seguito da Nord-Ovest (+26,2%), Isole (+25,4%), Nord-Est (+21,2%) e Centro (+20,2%).

 

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, come nell’anno precedente le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.

 

A cura di Francesco Menegalli